Progetto educativo sezione primavera

Sezione Primavera

La sezione sperimentale ponte tra la sezione nido e la scuola dell’infanzia che accoglie bambini al di sotto dei tre anni è comunemente denominata “Sezione Primavera”.

Tale sezione è interamente dedicata al servizio educativo per la primissima infanzia che, oltre a costituire una risposta ad una diffusa esigenza sociale, vuole offrire ai bambini al di sotto dei tre anni di età un qualificato momento di preparazione e introduzione alla scuola dell’infanzia. Viene strutturato uno specifico progetto educativo teso all’ ampliamento qualificato dell’offerta formativa mediante la realizzazione di una iniziativa sperimentale improntata a criteri di qualità pedagogica e flessibilità rispondenti alle caratteristiche della specifica fascia d’età.

L’obiettivo educativo principale è accompagnare il bambino a prendere coscienza della realtà, ad entrare in rapporto positivo con le cose e dare loro un nome.

La famiglia è il luogo primario dell’esperienza del bambino. La scuola promuove la continuità scuola-famiglia nella prospettiva di una corresponsabilità nel compito educativo.

La proposta educativa viene misurata sulle reali esigenze del bambino che consistono principalmente nell’ inserimento ed integrazione nel gruppo classe, socializzazione, autonomia e apprendimento.

La sezione Primavera è un servizio creato per rispondere a quei bisogni educativi ed affettivi che caratterizzano la prima infanzia: l’obiettivo iniziale è trovare una base sicura e delle figure adulte significative al di fuori della famiglia. L’osservazione, intesa come ascolto e analisi dei bisogni dei bambini, sarà il momento iniziale della stessa programmazione, poiché attraverso essa riteniamo sia possibile ricavare informazioni su cui fondare i nostri interventi.

Il bambino è soggetto attivo del progetto.

La relazione bambino-adulto costituirà un sistema interattivo aperto, capace di costruire e condividere regole e modelli di comportamento.

 

La proposta viene comunicata attraverso la semplicità dei gesti quotidiani dell’adulto perché egli è colui che ama, corregge, perdona, soccorre, sostiene, è disponibile ed è colui che condivide la passione per la vita.

Verranno individuati attraverso la programmazione annuale gli obbiettivi graduali, costantemente verificati e rispettosi dei bisogni dei bambini.

Ci interessa sottolineare che la proposta educativa vuole utilizzare la realtà e l’esperienza per far affiorare la bellezza delle cose, incrementando in questo modo lo stupore e la curiosità.

Lo sviluppo della personalità del bambino in questa fascia di età è essenzialmente sensoriale e motoria. Attraverso i sensi il bambino conosce la realtà, impara a reagire con i gesti, con dei movimenti e con il tempo impara a collegare uno stimolo visivo a un desiderio. La prima realtà che incontra è se stesso, poi i genitori e i fratelli.

Tutto il giorno è “impegnato” a muoversi, a toccare, a vedere, a udire ecc., perché ha bisogno di acquisire familiarità con cose e persone.

L'ambiente

Molta importanza è data all’organizzazione degli ambienti, in modo da offrire al bambino motivi ed occasioni varie. L’ambiente deve essere curato nei particolari e trasmettere, anche attraverso piccoli dettagli, un messaggio di calore, di affetto e di amore. Deve essere il luogo in cui il bambino può essere se stesso , seguendo i propri ritmi senza essere disturbato, bloccato o sollecitato da ritmi frenetici imposti dall’adulto. Deve essere il luogo dove esercitare con serenità la sua progressiva autonomia.

In pratica l’ambiente dovrà essere:

  • PROPORZIONATO alle capacità mentali e operative del bambino per consentirgli un’attività autonoma e una partecipazione diretta alla cura dell’ambiente stesso;
  • MISURATO E ORDINATO per favorire la concentrazione e l’interesse;
  • SERENO E ARMONIOSO perché ciascun bambino possa esprimere le proprie potenzialità, concentrarsi sul proprio lavoro e stabilire relazioni con gli altri;
  • PREDISPOSTO con cura nei particolari e organizzato in zone di esplorazioni nelle quali il bambino possa orientarsi nelle scelte;
  • DIFFERENZIATO per rispondere con puntualità alle diverse esigenze dei bambini;
  • COMUNICATIVO per favorire le relazioni tra i bambini all’interno della sezione

Gli spazi della sezione sono organizzati in modo da essere modificati in base alle esigenze ed alle attività che vengono proposte:

  • Angolo dell’attività a tavolino: per la lettura, la conversazione, le costruzioni, il disegno libero e l’ attività manuale;
  • Spazio libero/tappeto: per le costruzioni a terra, per la conversazione, la lettura ed il relax, per le attività legate alla narrazione, all’ascolto;
  • Zona pranzo: utilizzato anche per l’attività grafico-pittorica;
  • Zona riposo;
  • Il giardino: a disposizione nei momenti dedicati al gioco libero e attrezzati con giochi mobili e fissi.

La metodologia

Il nostro progetto pedagogico è fondato su attività progettuali di tipo creativo, espressivo, manipolativo e psicomotorio, realizzate sia in gruppo che individualmente. Cardine dell’impianto metodologico sarà il rispetto dei tempi di attenzione e di concentrazione dei bambini con la necessaria alternanza tra proposte strutturate e momenti di gioco libero.

Il bambino si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, vuole toccare e capire; la nostra scuola riconosce questa caratteristica naturale e oggettiva e ne promuove lo sviluppo, attraverso il rapporto con l’educatore, che lo accompagna in questa avventura.

Il bambino viene posto al centro del processo educativo con un ruolo attivo: a lui sono consentite attività di movimento-esplorazione, osservazione-manipolazione all’interno delle strutture spazio-temporali, dove può elaborare ed organizzare l’esperienza in base agli schemi motori, cognitivi e relazionali.

La metodologia è prevalentemente sperimentale e si avvale del metodo scientifico e di quello costruttivista. La fusione di questi due metodi porta il bambino a diventare protagonista del suo sapere.

Il nostro obiettivo è semplice: far imparare divertendo, appassionando i bambini alla ricerca del sapere e facendoglielo sperimentare in prima persona. Questo metodo sviluppa conoscenze di tipo reticolare, in quanto il bambino crea una rete di collegamenti tra ciò che conosce e i nuovi contenuti acquisiti, attuando un’organizzazione mentale pratica ed efficiente.

La routine: vita quotidiana

Le routines scandiscono i vari momenti della vita in sezione e il passaggio da una fase all’altra della giornata e permettono al bambino di consolidare le proprie esperienze, di costruire il senso di fiducia necessario al processo di crescita e di autonomia. È dalla ripetitività delle azioni che nasce il ricordo, l’impressione della memoria, la previsione di quello che sta per accadere, ma anche il senso di sicurezza.

L'accoglienza

E’ importante la capacità della scuola di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni loro e dei familiari nei delicati momenti dei primi distacchi e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e gli adulti. L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza nel sociale, in un nuovo ambiente in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare, nel quale si attiva quindi una nuova percezione dell’io. Il momento dell’accoglienza pone le basi per una collaborazione scuola-famiglia, facilita il processo “separazione” dall’adulto. La necessità dei bambini particolarmente dei più piccoli di trovare anche all’interno dell’ambiente scuola un “ancoraggio” forte all’adulto, simile a quello dell’ambiente familiare, porta ad una personalizzazione dell’accoglienza di ciascun bambino, prevedendo riti, tempi e spazi di attenzione individuale.

E’ consigliabile da parte del genitore farsi vedere contento e pieno di entusiasmo per questa nuova esperienza. Dare fiducia al bambino significa essere certi che ce la può fare a superare questo momento difficile; quando i genitori sono tranquilli e si fidano dell’insegnante anche il bambino si rilassa. Detto ciò ecco perché i primi giorni sono così importanti e le insegnanti cercano un distacco quanto più gradevole possibile.

Ci sono atteggiamenti che aiutano il bambino a superare questo momento e altri che portano solo insicurezza.

Atteggiamenti consigliati

  • Portarlo a scuola e fermarsi a giocare con lui, esplorando gli spazi usati con altri bambini
  • Comprenderlo quando piange e trasmettergli sicurezza
  • Salutarlo e con decisione andare via
  • Mantenere gli impegni “vengo a prenderti dopo mangiato” lo si deve fare altrimenti si sente tradito
  • Portarlo per un paio di ore senza la fretta di inserirlo per tutto il giorno (chiedere consiglio alle insegnanti)

Atteggiamenti da evitare

  • Portarlo a scuola e se piange riportarlo a casa
  • Continuare a salutarlo e non decidere di andare via
  • Nascondersi per vedere quello che fa
  • Andarsene di nascosto senza salutarlo e senza ricordargli che lo si tornerà a prendere
  • Non forzare il bambino a fermarsi per l’intera giornata se non ha ancora accettato la scuola

Il ruolo dell’insegnante

Nei confronti dei bambini le insegnanti si propongono di promuovere:

  • un’entrata a scuola piacevole;
  • un graduale distacco del bambino dalla figura parentale;
  • l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici e di gioco;
  • la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitari.

La continuità

Seguendo precisi riferimenti pedagogici saranno osservati i particolari criteri metodologici che facciano leva sull’interazione tra il singolo ed il gruppo, non limitatamente al gruppo dei coetanei ma anche al graduale inserimento nel gruppo dei bambini più grandi. Questo sarà realizzato attraverso attività con le classi dei bambini più grandi ma anche con una ricca vita di relazioni di gruppo come ad esempio feste, momenti di gioco da condividere ed esperienze teatrali da realizzare insieme. Riteniamo che la coesistenza in un unico presidio della sezione primavera, della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è da considerarsi come una importante opportunità e risorsa per il bambino. Infatti il collegamento fra le diverse realtà permette di concretizzare una “continuità educativa” a vantaggio del bambino che, terminata l’esperienza nella sezione primavera, può accedere alla Scuola dell’Infanzia con la tranquillità di aver già incontrato le insegnanti, svolto laboratori appositamente pensati per il “progetto continuità” e visitato i nuovi ambienti. La sezione primavera avrà così modo di trascorrere alcuni momenti della mattina con i bambini più grandi, anche della scuola primaria e di collaborare nelle varie attività inerenti al progetto di classe.